Alla base dei sistemi magnetici elettropermanenti vi è un costante investimento nell’ambito della Ricerca e Sviluppo, che colloca queste soluzioni tra le più tecnologicamente evolute attualmente disponibili per l’industria. La loro versatilità e la presenza “nativa” di componenti elettriche ed elettroniche rende i dispositivi di questo tipo particolarmente adatti all’integrazione, e dunque al soddisfacimento dei requisiti di Smart Factory che sono intrinseci dell’Industria 4.0.
Tuttavia, c’è molto di più e il successo dei sistemi magnetici elettropermanenti va ricercato nel loro DNA, fatto di affidabilità, efficienza e abbattimento dei consumi.
Soluzioni altamente performanti come quelle progettate e realizzate dagli specialisti di SPD sono sempre più ricercate dalle industrie di tutto il modo e utilizzate in modo ormai trasversale perché portano con sé inevitabile valore aggiunto per le aziende.
I dispositivi che ospitano questo genere di tecnologia, infatti, generano una forza magnetica misurabile e costante e necessitano dell’ausilio di corrente elettrica esclusivamente nelle fasi di magnetizzazione e demagnetizzazione del pezzo. Tali step sono necessari al bloccaggio, alla movimentazione e al sollevamento di oggetti ferrosi che possono differenziarsi notevolmente sia in termini di forme, che di peso, che di dimensioni.
L’evoluzione costante dei sistemi magnetici elettropermanenti e lo studio continuo di nuove soluzioni per l’industria ha, ad esempio, permesso a SPD di introdurre tecnologie di bloccaggio adatte a pezzi anche molto piccoli o di spessori minimi, senza generare alcuna deformazione.
Qualche esempio?
Per le applicazioni di fresatura, le soluzioni attuali oscillano da 300×300 a 2.000×2.000 millimetri, per la rettificatura da 150×300 a 8.000×2.000 millimetri, per l’elettroerosione sono stati messi a punto dispositivi ad altissima precisione con dimensioni da 200×45 fino a 600×300 millimetri. Per quanto riguarda infine la tornitura, la possibilità di lavorazione oscilla dai 150 ai 500 millimetri (nel caso di tornitura orizzontale) o fino ai 4.000 millimetri di diametro (per la tornitura verticale).
Ecco dunque concretizzato l’aspetto dell’adattabilità, della flessibilità alle richieste di un mercato che necessita di soluzioni non soltanto altamente performanti, ma anche in grado di evolvere assieme alle specifiche necessità produttive delle varie industrie.
Tornando poi all’importante aspetto della ridotta necessità di utilizzo dell’energia elettrica tipico dei sistemi magnetici elettropermanenti, è importante considerare il risparmio che tale tecnologia apporta in termini di tempi operativi e consumi energetici. Il risultato più ad ampio spettro si riverbera in una maggiore sostenibilità ambientale, grazie all’utilizzo limitato di energia pulita e facilmente reperibile.
L’aspetto della sicurezza è, naturalmente, altrettanto importante: nonostante i dispositivi magnetici elettropermanenti utilizzino l’eccitazione elettrica esclusivamente per attivare o disattivare le forze di attrazione su pezzi di materiale ferromagnetico, l’azione è totalmente sicura e permanente nel tempo. Nella pratica, questo significa che il bloccaggio del pezzo è stabile e costante, anche grazie all’assenza di parti meccaniche interne al dispositivo soggette a usura. Inevitabilmente, quest’ultimo punto si traduce in un risparmio economico ragguardevole per quanto riguarda la manutenzione e la sostituzione dei componenti, con conseguente abbattimento dei costi di gestione dell’impresa.