Il legame tra soluzioni magnetiche elettropermanenti e Industria 4.0 è sempre più marcato e, non a caso, SPD si propone di sviluppare soluzioni già in grado di soddisfare i requisiti industriali di domani, ormai orientati alla completa integrazione.
In effetti, il costante sviluppo di tecnologie nell’ambito del magnetismo elettropermanente e la grande personalizzazione dei sistemi non soltanto consente la loro applicazione a lavorazioni trasversali, anche molto diverse tra loro, ma favorisce il passaggio delle aziende al modello “smart factory” richiesto dall’Industria 4.0.
Flessibilità applicativa e predisposizione alla Smart Factory
I sistemi magnetici per il bloccaggio dei pezzi nelle lavorazioni di fresatura, rettificatura, tornitura ed elettroerosione, ma anche le applicazioni elettropermanenti per la movimentazione e il sollevamento di materiali ferrosi (tipici esempi sono rappresentati da lamiere, lamieroni, bramme, blocchi fucinati) sono soltanto alcune delle soluzioni integrabili in contesti industriali in cui l’automazione gioca un ruolo sempre più cruciale.
A queste vanno aggiunti i sistemi magnetici per lo stampaggio a iniezione delle materie plastiche, quelli per le presse di stampaggio della lamiera oppure destinate all’automazione robotizzata: quale che sia la tipologia di impianto che si desidera installare all’interno di un’industria, i requisiti attuali puntano tutto su innovazione, aggiornamento tecnologico, affidabilità ed efficienza per ridurre significativamente i fermi macchina e le possibilità di errore.
La versatilità e la capacità di adattare l’azione del sistema anche a pezzi di dimensioni molto diverse è un altro fattore che contribuisce a rendere le soluzioni SPD tra le più evolute nell’ambito dell’Industria 4.0. L’introduzione costante di tecnologie innovative ha permesso di ottenere passi polari magnetici molto fitti che, nella pratica, si traducono nella possibilità di bloccaggio anche di pezzi di piccole dimensioni, con spessori minimi, senza alcun rischio di deformazione del manufatto. Non solo: i sistemi elettropermanenti garantiscono anche flussi di dati favoriti e la possibilità di variazione di una quantità di parametri in modalità remota.
La precisione dei sistemi elettropermanenti dovrà poi, naturalmente, essere associata a un service adeguato non soltanto sotto l’aspetto commerciale, ma anche tecnico: la conoscenza profonda dei diversi settori applicativi è la condizione di partenza per la comprensione esatta delle esigenze in costante evoluzione delle industrie, e per la conseguente proposta di soluzioni sempre più avanzate.
Il risultato? I sistemi magnetici elettropermanenti sono ormai molto richiesti su scala mondiale, poiché all’innata flessibilità operativa di associa una perfetta predisposizione all’Industria 4.0, nel pieno rispetto dei moderni principi della “fabbrica intelligente”.
Per sua natura, infatti, i sistemi magnetici elettropermanenti si rivelano particolarmente indicati per le smart factory perché sono progettati a monte come organismi composti da una parte elettrica ed elettronica a bordo-macchina. In questo senso, dunque, le soluzioni SPD sono dotate di quella che potremmo definire una “eccellenza intrinseca”, decisamente più facile da integrare nelle fabbriche digitali rispetto ai sistemi tradizionali.
I sistemi magnetici elettropermanenti e l’Industria 4.0: scenari futuri
Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, lo scenario su cui operare riguarda la progettazione di sistemi magnetici capaci di riconoscere la forza di bloccaggio di un pezzo durante la lavorazione e di poterne fornire immediata comunicazione, nonché di modificare o adeguare la forza di bloccaggio laddove fosse necessario.
Senza contare il fattore della sicurezza, che dovrà essere sempre più marcata sia in termini operativi che di incolumità degli operatori, e la capacità della macchina di comunicare in autonomia eventuali necessità di check o revisione.
Nel caso dei sistemi messi a punto da SPD, va infine ricordata l’innovazione garantita dalla possibilità di utilizzare i sistemi magnetici elettropermanenti anche a bassi voltaggi (24V). Si tratta di un’opzione fondamentale nell’ambito della robotica industriale, e che permetterà la produzione di nuovi sistemi a batteria, privi di cablaggio e gestibili da remoto.
L’ambito della Ricerca e Sviluppo, dunque, è orientato a un dinamismo e un’adattabilità costanti, in completo contrasto con la staticità dell’industria intesa in senso tradizionale.